Rivista Torino - page 7

Quando inaugurammo il Museo Fangio a Balcarce con il Campione
ancora in vita, fummo i primi a livello mondiale ad omaggiare il
protagonista che era presente all'inaugurazione, e anche ad
accogliere le sue incursioni quotidiane che furono "gioie
incontenibili" per i fans visitatori che potevano incontrare "el mas
grande" assieme alle sue auto che all'epoca erano le Ford e le
Chevrolet della campagna americana del grande campione, oltre a
qualche Ferrari e Maserati prestataci dall'Automovil Club
Argentino.
Decidemmo allora con i dirigenti della "Fundaciòn Fangio" Juan
Manuel Bordeu (figlio eletto del Chueco) e l'Ing. Luis Carlos
Barragàn di costruire tutte le vetture con cui il nostro mito aveva
gareggiato. Tali modelli erano però irreperibili, e durante la riunione
mi venne l'idea folgorante. Pensai alle "barchette" italiane, che
erano state di proprietà di zio Nestor, con le quali il Quintuple
aveva gareggiato e vinto i campionati della Categoria Sport Fuerza
Libre in America Latina. Decidemmo quindi di rifarle tutte,
assolutamente tutte dato che il nostro compatriota era ed è il più
grande tra i grandi.
E così fu.
Ai cari amici che amano le storiche "barchette" italiane.
1,2,3,4,5,6 8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,...18
Powered by FlippingBook